Cambiamo Sora: Abbruzzese mette il piede nella porta

Sullo scenario politico di Sora fa irruzione Cambiamo. Mario Abbruzzese reclama la convocazione al tavolo che indicherà il candidato sindaco del Centrodestra. E sostiene la ricandidatura di De Donatis. A rappresentare il Partito ci sarebbe l’assessore Di Ruscio. Il ruolo della Lega

Maurizio Patrizi

Rem tene, verba sequentur

Ci sarebbe un quarto incomodo fra gli aspiranti partecipanti al tavolo del centrodestra. Tavolo che si dovrà riunire con l’obiettivo di giungere a un accordo con cui andare uniti alle prossime elezioni comunali di Sora. E trovare un candidato sindaco condiviso. Il suo nome è Mario Abbruzzese e le sue carte le ha scoperte durante una recente cena in quel di Cassino (leggi qui Centrodestra, la divisione è servita: a tavola).

Il partito è Cambiamo, nato per iniziativa del governatore della Liguria Giovanni Toti praticamente da una costola di Forza Italia. Proprio durante la cena di Cassino l’ex presidente del Consiglio regionale e attuale coordinatore regionale di Cambiamo si sarebbe rivolto ai due rappresentanti provinciali di Forza Italia e Fratelli d’Italia. Rispettivamente Rossella Chiusaroli e Paolo Pulciani.

Convocatemi al Tavolo

Mario Abbruzzese con Rossella Chiusaroli

Alla prima, che si sta occupando di coordinare i lavori, avrebbe chiesto di essere convocato al tavolo del centrodestra. Perché Cambiamo è un Partito che governa una Regione italiana (la Liguria), sta in Parlamento con un suo Gruppo, sta in Regione Lazio con un suo Consigliere (Adriano Palozzi).

Quel tavolo, per inciso si dovrebbe finalmente tenere la prossima settimana. È slittato ripetutamente causa Covid. E secondo indiscrezioni si potrebbe tenere addirittura martedì a Frosinone, anche se le fonti ufficiali non danno alcuna comunicazione al proposito.

A quanto pare Abbruzzese non avrebbe avuto alcuna risposta, alla sua richiesta di essere invitato. Almeno per adesso. Poi, in futuro, se dovesse presentare una lista forse se ne potrà parlare.

De Donatis ricandidato di diritto

Paolo Pulciani. Foto © AG IchnusaPapers

Al secondo, Pulciani, Abbruzzese  ha invece comunicato una cosa. Che cioè il nome del sindaco uscente di Sora Roberto De Donatis sarà portato al tavolo del centrodestra da Cambiamo. Ed ha fornito anche una forte motivazione politica: in qualità di sindaco uscente, è ricandidabile di diritto. Perché in questi cinque anni di mandato è stato sostenuto dai Consiglieri comunali di centrodestra, espressione di Forza Italia, di Fratelli d’Italia e della Lega. Lo avevano eletto loro partecipando alla Piattaforma civica: l’alleanza trasversale fatta nel nome del programma politico e del candidato sindaco.

La posizione di Mario Abbruzzese è stata molto netta. Al punto da sostenere che se il nome di Roberto De Donatis non viene portato al Tavolo del centrodestra allora non c’è nemmeno la necessità di fare un Tavolo.

Tutti figli di Forza Italia

Il manifesto elettorale di 5 anni fa con Caschera e Di Ruscio

A Mario abbruzzese è stata sollevata un’obiezione. Ma a che titolo Abbruzzese può reclamare la convocazione? E addirittura il diritto di indicare un candidato sindaco? La risposta è che Cambiamo ha un suo rappresentare in amministrazione. Chi è?

Stando sempre alle indiscrezioni trapelate da quella cena, Cambiamo è rappresentata dall’attuale assessore ai Servizi Sociali del Comune di Sora, Veronica Di Ruscio. Anche lei avrebbe già aderito al movimento di Toti insieme al capogruppo consiliare Lino Caschera che ora però è passato alla Lega.

Ma il consigliere Caschera e il suo assessore  Di Ruscio in Consiglio comunale non hanno mai cambiato gruppo. Sono entrambi rimasti nel gruppo Forza Civica che sostanzialmente rappresentava tutti gli eletti di Forza Italia. Fra loro Serena Petricca. Che poi lo aveva abbandonato per costituire il gruppo di Forza Italia di cui è tuttora capogruppo ma all’opposizione. E Alessandro Mosticone, anche lui uscito, sia dal gruppo consiliare che dal Partito, per fondare il movimento politico e gruppo consiliare Reset.

Su quanti tavoli gioca Lino

Pasquale Ciacciarelli, Veronica di Ruscio e Lino Caschera

Il gruppo Forza Civica era stata creato nel 2016 all’indomani della vittoria elettorale della Piattaforma civica. Piattaforma con cui De Donatis aveva convinto i Partiti ad ammainare i simboli.

A proposito di Lino Caschera, dopo il voto delle Regionali, il dirigente provinciale e consigliere regionale Pasquale Ciacciarelli aveva annunciato in diretta tv su Teleuniverso il tesseramento di Caschera alla Lega. Dicendo anche chiaramente che il candidato sindaco del centrodestra a Sora lo avrebbe scelto la Lega. E che gli altri si sarebbero dovuti accodare. (leggi qui Caos Lega: tessera a Caschera. Mezza al governo, mezza in minoranza).

La parte della Lega che è in maggioranza aveva da subito cantato vittoria. Sottolineando la frattura con il capogruppo consiliare della Lega Luca Di Stefano che è all’opposizione. E che sicuramente non muore dalla voglia di ricandidare l’uscente De Donatis (Leggi qui L’arrivo di Ottaviani stravolge la Lega a Sora e leggi qui Di Stefano rompe il silenzio: ultimatum alla Lega).

Manovra a tenaglia

Nicola Ottaviani e Francesco Zicchieri

Nei giorni scorsi Caschera, capogruppo consiliare di Forza Civica e già tesserato di Cambiamo prima di aderire alla Lega, era stato visto a Cassino. A parlare con Mario Abruzzese. Ufficialmente per questioni amministrative. Ma, visti i retroscena, non è escluso che stessero mettendo a punto la strategia su Sora.

Che potrebbe essere la seguente: Veronica Di Ruscio con Abruzzese per Cambiamo; Lino Caschera con Ottaviani per la Lega. Al tavolo del centrodestra porterebbero entrambi il nome di Roberto De Donatis come candidato sindaco.

In questo modo Caschera, insieme al suo assessore, si ritroverebbe in sostanza a dare le carte. Del resto lo ha detto più volte e a chiare note che non vede alternative a De Donatis.

Anche se in realtà al tavolo è stato convocato il coordinatore provinciale Ottaviani. E ancora non è dato sapere chi porterà con sé. Logica vorrebbe si tratti del capogruppo Luca Di Stefano. Che però sta all’opposizione. Mentre la Lega starebbe facendo rotta su una candidatura bis per De Donatis. A conferma di ciò la presenza a Sora del senatore Gianfranco Rufa. Il quale a chiare note avrebbe ribadito che il candidato sindaco della Lega a Sora è l’uscente De Donatis.

Uno non vale uno    

Matteo Salvini con il senatore Gianfranco Rufa © Imagoeconomica, Stefano Carofei

Il gioco sarebbe semplice. Forza Italia e Fratelli d’Italia non vogliono una ricandidatura di Roberto De Donatis. Mentre la vuole Lino Caschera che, nella sua doppia veste, con il sostegno di Ciacciarelli e Abruzzese vorrebbe contare due al tavolo.

Da Fratelli d’Italia e da Forza Italia gli avrebbero già mandato a dire che uno non vale uno. E che conta il peso specifico di chi si rappresenta. Ossia contano i voti. E un Partito come Cambiamo che sta sotto il 2% a livello nazionale non potrà certo pretendere di contare quanto gli altri.

E hanno fatto anche sapere che «Il centrodestra si farà. Anche senza un pezzo. Poi la Lega dovrà giustificare il proprio atteggiamento». Rischiando di alterare gli equilibri provinciali. E comunque si ritroverebbe Forza Italia e Fratelli d’Italia candidati contro.

Se poi Abbruzzese pensa di spaccare Fratelli d’Italia «sappia che il direttivo ha assunto una linea ben precisa. E le posizioni dei singoli consiglieri comunali non contano».  Chi sarà a questo punto a rappresentare il centrodestra vero?

Un contenitore vuoto

Luca Di Stefano

Alla base della strada imboccata dalla Lega a Sora ci sarebbe un accordo politico fra il sindaco De Donatis, il consigliere Caschera e il consigliere regionale Ciacciarelli. In cosa consiste? In sostanza Caschera con la Lega sostiene la ricandidatura di De Donatis a Sora con due liste. Con i due relativi simboli: Lega e Cambiamo. Il sindaco De Donatis a sua volta sostiene la candidatura alle elezioni provinciali di Caschera che conta di essere eletto con i voti di Sora più altri della Lega in giro per la provincia. E poi tutti insieme sostengono Ciacciarelli per la ricandidatura alla Regione Lazio. Quest’ultimo correrebbe in abbinamento con una donna di Sora.  

Si tratterebbe tuttavia di un contenitore vuoto. Il perché è presto detto. Il vicesindaco Fausto Baratta e il consigliere Francesco De Gasperis, secondo fonti accreditate, hanno già mollato De Donatis e sono in trattativa con Luca Di Stefano. Che una volta uscito dalla Lega potrebbe farsi candidare a sindaco con il sostegno di due liste che curerebbe Enzo Di Stefano, una di Forza Italia, una di Fratelli d’Italia e un’altra del duo De Gasperis-Baratta.

A conferma della posizione di De Gasperis e Baratta c’è l’ormai famigerata cena a casa del vicesindaco (leggi qui Una cena da Baratta per giocare al “tromba-sindaco”).

Floriana De Donatis © AG IchnusaPapers

A sostegno di De Donatis rimarrebbero Caschera, Patto Democratico e la lista di Floriana De Donatis. In quota Forza Italia ma presumibilmente senza simbolo. Oltretutto la consigliera ha anche dichiarato di recente di rimanere civica fino alla fine del mandato e poi decidere se rimanere in Forza Italia. A meno che non si voglia fare a Sora una riedizione del governo giallo-verde: visto che il Movimento 5 Stelle ha fatto un’apertura ufficiale alle realtà del territorio. Tutto ciò, ovviamente, qualora saltasse l’accordo di centrodestra.

A mollare il sindaco sarebbe stato anche il consigliere Alessandro Mosticone. Voci di palazzo sostengono che il sindaco non gli rivolga la parola da giorni. Reo a suo dire di inciuciare con Di Stefano. Mosticone ovviamente tace. Come al solito.