L’assise degli assenti. Che mandano segnali chiari

Massimiliano Bruni e Natalino Coletta assenti (giustificati al Consiglio comunale. Ma si tratta di un segnale politico forte. Crescono gli attriti in maggioranza. Maria Paola D’Orazio si distrae e interviene sul primo punto fuori tempo massimo. Redarguita da Valter Tersigni. Visto che Ernesto non c’era l’ingrato compito è toccato a lui. Intanto continuano le manovre politiche. Soprattutto nel centrodestra. Rinviato ad oggi l’incontro previsto fra il senatore Claudio Fazzone e gli amministratori aspiranti forzisti.

Maurizio Patrizi

Rem tene, verba sequentur

Una seduta veloce,  quella del Consiglio comunale a Sora. Soprattutto se si paragona alla precedente, quella fatidica dell’8 giugno. La prima dopo che il sindaco Roberto De Donatis ha ritirato la fiducia al leader di Fratelli d’Italia Massimiliano Bruni con un comunicato stampa. E che aveva sancito l’insanabile frattura fra il primo cittadino ed il suo (a quel punto ex) delegato ai Lavori pubblici.

Una seduta senza complicazioni

Fabrizio Pintori presenta le sue interrogazioni

Il presidente del Consiglio Antonio Lecce ha aperto i lavori poco prima delle 18. Sono bastate poco meno di due ore per discutere i sei punti previsti. Tre interrogazioni e un ordine del giorno presentati dal consigliere dei Cinque Stelle Fabrizio Pintori; un’interrogazione e una mozione presentata da Luca Di Stefano.

Le tre interrogazioni di Pintori riguardavano richieste di chiarimenti sull’approvazione del Piano Esecutivo di Gestione, degli obiettivi e delle performance. Poi la mancata attuazione del regolamento per la gestione degli impianti sportivi, le spese per il personale. Soprattutto in vista delle assunzioni per la farmacia comunale dopo la nascita della società in house Ambiente e Salute. L’ordine del giorno riguardava l’installazione di una centralina fissa per il monitoraggio delle polveri sottili.   

L’interrogazione del consigliere Di Stefano  riguardava invece lo stato di abbandono del campo di calcio a cinque in zona Compre. Mentre la mozione  era finalizzata alla pedonalizzazione del centro storico per la stagione estiva e altre azioni a salvaguardia delle attività commerciali.

Con meticolosa precisione, il consigliere Valter Tersigni ha fatto notare che l’ordine del giorno andava discusso per primo e il punto tre andava invertito con il punto sei.    

Quelle assenze ingombranti

Gli assenti durante il Consiglio Comunale

Poco prima la segretaria comunale aveva fatto l’appello. Assenti fra i banchi della maggioranza Natalino Coletta e Massimiliano Bruni, giustificati. E Francesco De Gasperis.

Tra le fila dell’opposizione mancavano Serena Petricca, Ernesto Tersigni e Augusto Vinciguerra.

L’assenza di Bruni è stata giustificata da impegni nello staff del deputato europeo Nicola Procaccini di cui fa parte. Ma c’è chi giura che si tratti di un altro segnale politico all’indirizzo del sindaco dopo la revoca delle deleghe. Di fatto basterebbe il suo passaggio all’opposizione per mettere in difficoltà il primo cittadino, la cui maggioranza si regge per un solo voto in più. Sempre che non arrivi in soccorso la capogruppo del Pd Maria Paola D’Orazio. Che, pur sedendo in minoranza finora ha spesso fatto da stampella al sindaco.

Non noti i motivi dell’assenza di Coletta. Qualcuno lo ha visto on line su Facebook. Ma questo non significa nulla. Altri pensano possa dipendere dall’ennesimo rinvio del suo ingresso in Giunta, Mancato ingresso che, col passare del tempo, sta trovando sempre maggiori ostacoli all’interno della stessa maggioranza. (leggi qui  Rinviare Natalino per tirare a campare. Ma è meglio che tirare le cuoia)

Isola pedonale per aiutare bar e ristoranti

Il Consiglio comunale di Sora

Votata all’unanimità la mozione del consigliere Luca Di Stefano sulla pedonalizzazione del corso. Discussa al terzo punto subito dopo la sua interrogazione sul campo di calcetto delle Compre. Campo che nel frattempo è stato sistemato visto che si trattava di un’interrogazione di febbraio.

Anche l’ordine del giorno, come spiegato dallo stesso Luca Di Stefanoera una proposta dello scorso 4 maggio” in piena emergenza Covid. “Poi tante cose sono state stabilite nel decreto del Governo”.

E ha proposto “un’isola pedonale sperimentale” da attivare “dopo le 20 quando i negozi sono chiusi. In questo modo i bar e i ristoranti allargano i propri spazi”. E lo farebbero senza danneggiare le attività commerciali che chiudono alle 20. Quindi ha ribadito che vale la pena provare creando “tre punti di aggregazione” e poi “a settembre tiriamo le somme”.

Pintori si è detto favorevole ma ha chiesto di sapere “cosa pensano i commercianti” che durante l’emergenza si sono associati nel gruppo Oreca. In più, “se è stata interessata la consulta del commercio”.

Le mani avanti di De Donatis

Roberto De Donatis e Antonio Lecce

Buona parte delle richieste sono state già valutate e poste nel prossimo bilancio. Ho detto in modo chiaro che avremmo defiscalizzato l’occupazione del suolo pubblico. Facendolo a prescindere da cosa avrebbe deciso il governo. Perché il settore è uscito massacrato dall’emergenza”. Mette così le mani avanti il sindaco De Donatis. Poi spiega che sono stati aperti tre tavoli con i presentati di categoria e per l’isola pedonale la cui “istituzione è stata già introdotta con l’ordinanza emanata”.

E sottolinea che “questo ordine del giorno è già evaso al 90 per cento. Invito i consiglieri a partecipare ai tavoli. Non posso votare una cosa già svolta”. Luca Di Stefano fa notare che “non è un problema il voto. Volevo portare la discussione in quest’aula”. Poco dopo sarebbe arrivata l’unanimità.

Con la sottolineatura del sindaco: “Sarà un voto a favore perché abbiamo già fatto molto. Ma non è certo un voto politico”.

D’Orazio a scoppio ritardato

Maria Paola D’Orazio

Come capogruppo del Pd a prescindere dalle posizioni politiche voterò a favore della Mozione Di Stefano” e fin qui nulla di strano.

Poi però Maria Paola D’Orazio torna sul primo punto, quello riguardante la centralina di monitoraggio. Pintori aveva spiegato la necessità di “stare vicini alla gente”. E che “esiste una sola centralina donata dall’associazione medici di famiglia. Del problema si è occupato anche il consigliere regionale Loreto Marcelli”. Il sindaco aveva spiegato. “dall’Arpa mi hanno riferito che non ci sono le risorse”. Poi il Consiglio aveva votato all’unanimità. 

È stato al secondo punto, i chiarimenti sull’approvazione del Peg, che molti consiglieri avevano abbandonato i lavori e si erano trasferiti sul corridoio. La cosa non è sfuggita a Valter Tersigni che, prima del voto, aveva chiesto alla segretaria comunale la verifica del numero legale. A salvare il punto è stata la scaltrezza di Alessandro Mosticone, tornato rapidamente nel suo scranno in aula.

Fra gli assenti anche D’Orazio. Costretta a intervenire in ritardo per mettere in evidenza quanto da lei fatto in passato: “Quando ero assessore all’Ambiente avevo cominciato a esaminare la qualità dell’aria con le centraline mobili”. E specifica: “Prima non sono potuta intervenire. Ho avuto un problema telefonico. C’è già una richiesta all’Arpa per la centralina mobile in attesa di quella fissa”.

Le ha ribattuto Valter Tersigni. “Della centralina andava discusso tre punti fa. Vorrei far presente che non è attenta e il suo intervento è tardivo”.   

Un clima di attesa. Specie in FI

Gianluca Quadrini con Roberto De Donatis

Nessun lampo, nessun acuto dai lavori del Consiglio. Niente di paragonabile alla seduta in cui è dovuta intervenire la forza pubblica e l’ex sindaco Ernesto Tersigni si è sdraiato su un tavolo. (leggi qui “Consigliere Tersigni! Sta dando uno spettacolo indegno”: steso su un tavolo).

Qualche segnale è atteso dalla politica. C’è un clima di attesa. In primo luogo in Forza Italia. La nascita del più volte annunciato gruppone a cui avrebbero dovuto aderire tre consigliere  e due assessori di maggioranza ha avuto una battuta d’arresto. La riunione inizialmente prevista per giovedì, fra gli aspiranti azzurri e il vice coordinatore regionale Gianluca Quadrini da un lato e il senatore Claudio Fazzone dall’altro, era stata rinviata ad oggi. Poi il senatore Fazzone ha ulteriormente spostato alla prossima settimana. (leggi qui Soccorso azzurro a De Donatis: giovedì arriva Fazzone).

Intanto i cinque amministratori disponibili a passare il Rubicone sarebbero diventati tre. L’assessore al Commercio Daniele Tersigni in realtà non si sarebbe mai espresso. Il suo capogruppo Alessandro Mosticone, molto più esplicitamente ha sempre dichiarato di non entrarci affatto in questa operazione.

Ovvio che se il gruppo dovesse nascere sancirebbe una spaccatura. Con Vittorio Di Carlo e Serena Petricca liberi di approdare in altri lidi. Soprattutto il primo. Sempre più corteggiato da Bruni

Lega in attesa, Porretta studia da tesserato

Luca Di Stefano

Ad attendere c’è anche la Lega. A Sora. Come il provincia. C’è aria di cambiamento, con il consigliere Luca Di Stefano che appare “sempre meno interessato alle vicende della Lega”. E con il dottor Filippo Porretta che invece viene dato sempre più vicino al Partito ed a Lino Caschera.

Qualcuno sostiene che fosse presente l’altra sera a Frosinone, con Zicchieri, Ottaviani e tutti gli altri. Qualcun altro, invece, è sicuro che a Frosinone non sappiano nemmeno chi sia.

Sempre più certa invece la sua vicinanza al consigliere di maggioranza Caschera. Quest’ultimo fermo nel Limbo per via del veto che era stato posto da Gerardi e Di Stefano, “se vuoi entrare devi passare all’opposizione. Con il riassetto dei quadri dirigenti che sta operando il commissario Zicchieri, il suo ruolo potrebbe cambiare. E anche quello della Lega nella maggioranza.

Anche i Fratelli aspettano

Massimiliano Bruni

E’ per questo che anche Fratelli d’Italia attende. Attende soprattutto di capire con chi interloquire per la nascita della coalizione. E soprattutto attende di avere rassicurazioni prima di compiere atti irreversibili.

Del resto lo stesso Bruni ha sempre sostenuto che da uomo di Partito ha in primo luogo il dovere di valutare la fattibilità della coalizione del centrodestra. Ma nulla esclude che si possa andare avanti con l’attuale stato delle cose.

Lo stesso sindaco Roberto De Donatis, con un’intervista a Ciociaria Oggi si è messo “a disposizione”. Forse conscio del fatto che per lui potrebbero non esserci altri sbocchi.

Eventuali stravolgimenti in Lega e Forza Italia potrebbero cambiare anche le sue sorti. E mettere in atto quella tante volte auspicata sterzata a destra della sua Amministrazione. Garantendogli la sopravvivenza politica fino al 2021 e magari anche un lasciapassare per le prossime elezioni.