Le nomine dei sottosegretari, la Caporetto della classe dirigente sul Moscardini, la direzione provinciale del Pd, la nuova sede del Comune di Frosinone. Ecco chi ha vinto e chi ha perso. E perché.
È stata la settimana della nomina dei sottosegretari di Stato. A distanza di venti anni (l’ultimo era stato Gian Franco Schietroma) un parlamentare eletto in Ciociaria è entrato nella squadra di Governo. Nei giorni successivi il Pd riunisce la Direzione Provinciale: il Segretario Fantini chiede una linea unitaria: non sembra che lo abbiano ascoltato. Il Comune di Frosinone trova casa: Bankitalia gli ha consegnato le chiavi della sua vecchia sede. ma è evidente l’inconsistenza politica di Frosinone: solo per caso in settimana si è saputo che lo Stormo dell’Aeronautica volerà via.
Sottosegretari
Un sottosegretario della provincia di Frosinone. Non accadeva da vent’anni. Si tratta di Ilaria Fontana, del Movimento Cinque Stelle. Sottosegretario alla Transizione ecologica, il ministero fortemente voluto da Beppe Grillo. Il fiore all’occhiello. La Fontana ha “bruciato” tutti, dimostrando che l’aver fatto parte della delegazione grillina che ha portato avanti le trattative con Mario Draghi non era avvenuto per caso.
La sua nomina ha determinato l’attapiramento dei suoi colleghi, Luca Frusone (secondo mandato) ed Enrica Segneri. Ma la politica è come uno sprint dei 100 metri. Vince solo uno. Ilaria Fontana si è mossa meglio e ha capito da tempo che il Movimento 4.0 si snoda lungo l’asse formato da Beppe Grillo – Giuseppe Conte – Vito Crimi. Inoltre, ha messo sul tavolo tutta la competenza accumulata sul campo in materia ambientale. (Leggi qui Il trionfo di Ilaria: al Governo con Durigon).
Anche Claudio Durigon (Lega) è stato eletto in provincia di Frosinone. Però è di Latina. Tuttavia per lui un risultato che conferma il peso e la considerazione di cui gode all’interno del Partito. Dopo essere stato sottosegretario al ministero del Lavoro nel primo governo di Giuseppe Conte, ora torna nell’esecuto guidato da Mario Draghi. Con una delega enorme, al Mef. Il ministero dell’Economia e Finanza, quello che Draghi monitora in maniera costante e ritiene centrale per le sorti del Paese. Potrebbe essere il segnale che non ci sono spazi per una conferma di Quota 100, invenzione targata Durigon durante il Conte1 e prossima alla scadenza. (Leggi qui Top e Flop, i protagonisti del giorno: 25 febbraio 2021).
Nicola Zingaretti, Governatore del Lazio e segretario del Pd, ha piazzato Alessandra Sartore come sottosegretario al Mef. Mossa doppiamente strategica: anche lei nella vera “stanza dei bottoni”, a “marcare” il possibile candidato alla presidenza del centrodestra (Durigon). (Leggi anche Il filo tra il risultato del 2018 ed i sottosegretari del 2021).
Il coordinatore nazionale di Forza Italia Antonio Tajani ha ottenuto la nomina di Francesco Battistoni (il fedelissimo dei fedelissimi, il capo dei pasdaran) all’agricoltura. In questo modo ha mandato un segnale anche alla Ciociaria, facendo capire che Viterbo è più strategica. E in Ciociaria ci sarà un secondo tempo, perché dalle indiscrezioni filtrate nelle ultime ore Antonio Tajani vuole mettere mano all’organizzazione. Il coordnatore regionale e senatore Claudio Fazzone è anche commissario provinciale e ha come sub commissari Daniele Natalia, Adriano Piacentini e Rossella Chiusaroli. Sono tutti in allerta. Mentre Gianluca Quadrini e Gioacchino Ferdinandi sperano. (Leggi qui Verso l’inevitabile resa dei conti tra Tajani e Fazzone).
Il Pd in quale Direzione?
E’ stata pure la settimana della direzione provinciale del Pd, nel corso della quale il segretario Luca Fantini ha ribadito la necessità di un percorso unitario. Ma non è che lo abbiano ascoltato molto.
Pesantissime le bordate di Antonio Pompeo (Base Riformista) a Pensare Democratico, altrettanto dirompenti quelle di Mauro Buschini e Sara Battisti (Pensare Democratico) a Base Riformista.
Francesco De Angelis, leader di Pensare Democratico, aveva capito tutto prima. Infatti ha evitato di mischiarsi. Capire se nel Pd è nato prima il partito o le correnti è come l’enigma dell’uovo e della gallina. Impossibile trovare una risposta. (Leggi qui Colpi di spillo nel Pd. Pompeo: “Non siamo il Pci”).
Il Comune trova casa
E’ stata pure la settimana nella quale il Comune di Frosinone è diventato proprietario di Palazzo Munari, che ospiterà la sede del Comune. In questo modo il sindaco Nicola Ottaviani ha ricucito una ferita determinata nel 1943, quando la sede municipale fu distrutta dalle bombe. Un’operazione politica e amministrativa che passa alla storia.
Ma è stata pure la settimana dell’addio alle armi. Non solo la scuola di volo del Moscardini, ma tutta l’Aeronautica andrà via da Frosinone. In direzione Viterbo. Si tratta della sconfitta di tutta la classe dirigente degli ultimi sette-otto anni. Una classe dirigente incapace di “pesare” dove vengono prese le decisioni. (Leggi qui Se di casa tua lo sai dal Tg poi lo stormo se ne vola via).
Nessuno può chiamarsi fuori: senatori, deputati, consiglieri regionali e provinciali, sindaci. Ma anche presidenti di Camera di Commercio, Unindustria, Federlazio e via di questo passo. Mai capaci di fare squadra, mai capaci di scongiurare sconfitte del genere. Una fiasco di proporzioni gigantesce.
Infine, è stata la settimana delle zone rosse per fermare il Covid. Due: una a Torrice, l’altra a Monte San Giovanni Campano. Poi ieri sera tutta la Ciociaria in zona arancione. I contagi sono esplosi. Ma nel momento più complicato la provincia di Frosinone ha scoperto di avere due colonne: il Prefetto Ignazio Portelli e il direttore generale della Asl Pierpaola D’Alessandro. (Leggi qui Virus fuori controllo, Ciociaria zona arancione).