Il ritratto di Zia Tatta. Anticonformista che rivoluzionò la sua epoca: la prima a fumare in pubblico, giocare a carte, tirare tardi la sera, organizzare viaggi con le amiche o sola. Negli anni Sessanta. Mai per il gusto di far parlare di sé. A differenza di oggi.
Dumano
Il Gonfalone è la sintesi di Arpino. Sembra che ci si divida, che si sia disposti a tutto per vincere quel drappo. Invece il Gonfalone è il collante che unisce nel nome della città
Un tempo, i maestri non solo formavano ma educavano. Ognuno aveva il suo metodo. Gli allievi del maestro Abbate li riconoscevi subito: le conoscenze prima delle competenze. E riconoscevano gli accenti
Il dottor Gino Capperucci ed il periodo in cui all’ospedale di Arpino arrivavano solo giovani e belli. E scoccava l’amore
Iris Feischmann – Cossa e la sua passione per la ceramica artistica, tradizione di Arpino che mantiene viva con i suoi studi e le sue creazioni.
La storia del bell’Antonio Cossa, stregato dall’amore per una bellissima Australiana. Che ad un certo punto seguì oltre oceano. La Cantina. Ed il destino che prima o poi fa tornare ad Arpino
Roberto Folchetti non è stato solo un grande maestro della fotografia. Ma anche un viveur, degno protagonista della Dolce Vita degli anni Sessanta. Se n’è andato pochi giorni fa…
Il coro della chiesa, le musiche per accompagnare gli sposi. A suonare c’era Mnchin pilastriegl, oppure Mnchin gl luong, insieme al maestro Di Scanno che dirigeva il coro
Arpino è stata per un periodo il set di varie pellicole. Il centro si popolava di attori e tecnici. Tra i big c’era Mario Carotenuto, del quale si racconta che…
Il ’77 e la notte prima degli esami che per molti non ci fu. Vennero sospesi “da tutte le scuole del Regno”. Colpevoli di un’occupazione. Sospesi anche due prof, sospettati di fiancheggiare le BR. Tutti furono lasciati soli…