Dagospia dà la premier come nervosa per un possibile esito negativo in Sardegna. Dove il modello Cassino del “carro senza impronte” non c’è
Pd
Il Pd affonda le sue radici in un “grande partito di trasformazione che deve trasformare se stesso se vuole essere al passo con la società che vuole guidare”. Esattamente quello che vuole Andrea De Ciantis pensando al Pd di domani. Tenendo pronta la valigia se il sindaco dovesse cambiare le sue priorità
Quello che non vi hanno detto. Né spiegato. Logiche, strategie e scenari alla luce dell’elezione del Cda a Colfelice. Con il rischio di erosione per l’asse tra Fdi e Carroccio
Save Sardaro aveva chiesto un reset del Pd dopo la sconfitta elettorale. Ma è ‘solo un iscritto’ e l’assemblea straordinaria si terrà formalmente a settembre
La giunta Cianfrocca entra nel mirino della minoranza. Che fa scoppiare il caso delle consulenze dell’assessore Kristalia Papaevangeliu
Il candidato sindaco del campo largo di centrosinistra, circondato dalla sua squadra, inaugura il comitato elettorale vicino alla “sua” Villa comunale. Tuona contro le opere rivendicate dal centrodestra: Stadio, Palazzo comunale e Parco Matusa. Con tanto di applauso sarcastico al primo anno senza ascensore inclinato. Non li nomina nemmeno Ottaviani e Mastrangeli
Lo slittamento della prossima seduta consiliare, a detta del segretario del Pd Ceccano, non sarebbe stato concordato da maggioranza e minoranza. E attacca il presidente del Consiglio. A smentirlo non solo quest’ultimo, ma anche i consiglieri di opposizione
Nel congresso cittadino del Partito democratico la montagna ha partorito il topolino. L’obiettivo vero era l’unità, che resta una sconosciuta: presentata un’unica lista, non unitaria. Il segretario provinciale Fantini non demorde: vuole la sintesi
Spifferi Romani… del venerdì. Sartore al Governo, musi lunghi alla Pisana. Ma non tutti sono tristi. Manzella ritorna? La mensa della discordia: meglio comunichi e meglio ti valuto. Ciacciarelli ci prova sempre. Borgonzoni ora dovrà leggere
Forza Italia dice che “il re è nudo”. E che il Tavolo per trovare il sindaco unitario è ormai superato. La Lega o rompe l’asse o rompe al suo interno. Da quando Fratelli d’Italia ha fatto il nome di Ruggeri si guarda intorno anche Marco Mollicone. Che incontra Luca di Stefano. Mentre Vinciguerra dice ciao (ma non ciaone) al Pd
Top e Flop. I protagonisti della giornata appena conclusa. Per capire meglio cosa ci attende nelle prossime ore
La doppia mossa di Buschini. Scalia al centro dei riflettori. Per trattare di politiche ed ambiente. Da Kyoto a Guarcino con la sua centrale. Fino al gas green ottenuto dagli avanzi delle cucine
Conferenza stampa dell’opposizione che fa capo all’ex sindaco. Per giudicare l’amministrazione. E per invitarla all’inclusione amministrativa. Offrendo alla maggioranza l’esperienza di Evangelista
Le manovre per portare su Roma l’asse delle decisioni che oggi sta al Sud del Lazio. Colpire Francesco De Angelis per indebolire il controllo sui Consorzi Industriali. La gestione della depurazione. Il documento con le tre firme. E l’ombra dell’alleanza romana che già in occasione della fusione delle Camere di Commercio fece sentire il suo peso.
Scontro frontale nel Pd di Formia. Il confronto Bartolomeo – Magliozzi. Lezioni di Realpolitik. Astorre e Moscardelli alla finestra: pronti ad intervenire. Lo spettro di Gaeta 2012. Mentre a destra non si quaglia: Fazzone avanti con Taddeo
Carmine Di Mambro aderisce alla Lega. Ma non sarà un’operazione banale. Ci sarà la benedizione di Durigon: forse a Montecitorio. Per costruire un ponte tra le due anime che a Cassino non dialogano
Lega a rischio implosione sulla candidatura a sindaco di Sora: dopo quello di Caschera spunta anche il nome di Porretta. Mentre il resto del centrodestra riflette sulla grande coalizione con Di Stefano. A sinistra arriva la safety car: Pompeo punta ad azzerare tutto e sedersi attorno a un tavolo per trovare la quadra. Ma soprattutto punta all’accordo PD -Fratelli Tersigni. Considerato l’arma vincente.
I segnali inequivocabili che Daniele Natalia si appresta ad imboccare la via del rimpasto. Giuseppe De Luca pronto a lasciare la Presidenza d’Aula. Ma non vuole solo una delega contabile. Perché quella è un vespaio.
Con “Gaeta comunità di valore” l’ex numero due del sindaco Sabina Mitrano scende in campo e punta al voto del 2022. Lo fa blandendo l’associazionismo e l’ala del Pd che non è in endorsement con l’amministrazione.
Caschera (Lega) conferma di volersi candidare sindaco. Anche senza Forza Italia e Fratelli d’Italia. Azzurri pronti a smarcarsi. In gioco c’è la leadership del centrodestra.