Quirinale e Campidoglio vicini come non mai nell’architettura dell’immediato futuro politico. Con Raggi che tenta il bis fra rimpasti e salvezza improbabile e con Conte che sul colle cerca (anche) la kryptonite per disinnescare Renzi.
Nicola Zingaretti
Zingaretti, Renzi, Di Maio, Conte: la posta in palio dei big
Si apre una crisi al buoi nella quale potrebbe succedere di tutto. Ma anche nel centrodestra di Salvini, Meloni e Berlusconi la situazione è tutt’altro che chiara. In ogni caso il pallino è nelle mani del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
La mina politica nascosta nell’Ambiente di Ceccano
La sottile manovra dell’ex sindaco Antonio Ciotoli. Elogia la Regione per la bonifica ma in realtà si prepara a colpire un bilancio che rischia di perdere le grandi occasioni del recovery. Il tema Ambiente è un nervo scoperto. A Ceccano come a Patrica. Ma si sta facendo molto rumore. In realtà chi ha il potere di agire non lo sta facendo
Top e Flop, i protagonisti del giorno: 26 gennaio 2021
Top e Flop. I protagonisti della giornata appena conclusa. Per capire meglio cosa ci attende nelle prossime ore
Il risentimento di Bettini per Renzi che non aiuta Zinga
Il Cardinale Richelieu del Partito ha come principale preoccupazione quella di evitare la ricucitura con il leader di Italia Viva. Ma stavolta la sua posizione non convince tutto il Pd. E la fronda è in pressing sul segretario.
Un vaccino per la sindrome di Stoccolma
Il voto al Senato mette in luce una chiara serie di casi da ‘Sindrome di Stoccolma’. Parlamentari e leader che si consegnano ai loro avversari lodandoli. Da Salvini – Meloni – Berlusconi per passare ai casi Rossi e Polverini. Il più grave è Conte: si consegna alle Big Pharma che non gli mandano poi i vaccini: per darli agli Usa o a chi li paga molto di più
Senza tritolo ma con calibri grossi per cercare la sintesi Pd – Iv
Bordate sulla linea del fronte. Diplomazie all’opera in retrovia. Perché i ponti fra Renzi e Zingaretti non sono tagliati in maniera definitiva. Troppe questioni parlamentari uniscono. E se saltasse Conte…
E Conte diventò il problema più grande per Zingaretti
Più il premier resta a Palazzo Chigi più il Partito Democratico arretra e smarrisce la strada tracciata con Piazza Grande. Il segretario lo ha capito bene e adesso proverà a favorire un Governo guidato da un altro. Senza temere le elezioni anticipate. Ma Conte è pronto a resistere.
La bomba Orlando a La7. Perché il Pd non teme il voto
I sondaggi delineano un quadro nel quale l’eventuale partito di Giuseppe Conte toglierebbe consensi di Democrat. Nicola Zingaretti è stanco di “trasfusioni di sangue” e il suo vice ha delineato uno scenario diverso. Conclusione: o Conte si adegua o può andare a casa.
Attaccati ad un Ciampolillo: è la democrazia, bellezza
Senza Ricevuta di Ritorno. La ‘Raccomandata’ del direttore su un fatto del giorno. Ciampolillo non è il segno del decadimento della politica. Al contrario: gli andrebbero intitolate strade e piazze. ecco perché