Il Segretario ha rimesso all’assemblea nazionale la decisione sulla convocazione di un Congresso, anche per definire la leadership. Ma in Assemblea nazionale lui ha una maggioranza bulgara. Dunque in realtà sarà proprio Zinga ad avere il coltello dalla parte del manico.
Dario Franceschini
Fischi e Fiaschi della settimana VII – 2021
Zingaretti si prepara all’ennesima stagione congressuale, in Ciociaria comanda sempre De Angelis. Pompeo pronto allo scontro. Nei Cinque Stelle sale Ilaria Fontana. Ma sarà la contrapposizione tra Lega e Fratelli d’Italia a caratterizzare i prossimi anni. Specialmente quella tra Ottaviani e Ruspandini.
Indiscreto – Spifferi romani (Martedì 16 febbraio 2020)
Spifferi dai palazzi romani. La rivincita Cartaginese. L’effetto Draghi sulle Comunali: perché c’è la corsa a FdI nei municipi. ‘Epurator’ finirà post democristiano? La scommessa sugli auguri di Fazzone a Tajani. Calenda non molla. E nessuno dice allo donne Dem perché al Governo hanno messo i maschietti
Zingaretti uscirebbe rafforzato da un Congresso. Ma non si può
Il segretario, che ha già una forte maggioranza, potrebbe contare ancora in questa fase del sostegno di Dario Franceschini. Il vero problema è che non ci sono date utili per un appuntamento del genere. E poi Base Riformista come farebbe a mettersi di traverso adesso?
“Non ti sopporto più, davvero”. La sfida finale tra Zingaretti e Renzi
Il sostegno al Governo Draghi è scontato da parte di entrambi, ma adesso si apre la partita per la leadership della coalizione che si opporrà al centrodestra. Il segretario del Pd punta ancora su Conte, il Rottamatore vuole far saltare l’alleanza Dem-Cinque Stelle. Uno solo ne resterà in piedi.
Top e Flop, i protagonisti del giorno: 5 febbraio 2021
Top e Flop. I protagonisti della giornata appena conclusa. Per capire meglio cosa ci attende nelle prossime ore
Tafazzi o De Gasperi – Togliatti? Il dilemma di Zinga
Il segretario del Pd non vuole buttare a mare l’alleanza con i Cinque Stelle e con Leu. Ma così rischia di consegnare a Salvini e Berlusconi la golden share del Governo Draghi, soprattutto se il Movimento (come sempre finora) non dovesse aiutare i Democrat. E allora vale la pena riflettere bene, anche perché la Nazareno spirano venti di guerra.
Il bivio di Zinga, tra la Caporetto di Bettini e il fortino del Lazio
Il segretario dei Democrat sa che dovrà fronteggiare l’offensiva delle aree centriste, che potrebbero perfino chiedere il congresso. Dovrà puntare sul modello Lazio, prendendo atto che l’alleanza con i Cinque Stelle non c’è mai stata.
E se ne venisse fuori un Governo proprio Fico?
Consultazioni nel vivo e possibilità che si vada oltre l’ipotesi Conte ter. Perché Italia Viva affila la mannaia. E perché per un gioco di incastri il Presidente uscente della Camera pare l’unico collante di maggioranza. Di Maio permettendo.
Zingaretti, Renzi, Di Maio, Conte: la posta in palio dei big
Si apre una crisi al buoi nella quale potrebbe succedere di tutto. Ma anche nel centrodestra di Salvini, Meloni e Berlusconi la situazione è tutt’altro che chiara. In ogni caso il pallino è nelle mani del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.