M5S

Regionali: candidati a 5 Stelle, ecco chi ci prova

Via all’iter per selezionare i candidati alla Regione Lazio per il M5S. In campo il capogruppo uscente Loreto Marcelli. E l’ex deputata Segneri. Le polemiche sull’incompatibilità della candidata presidente Bianchi. ‘Inesistenti’ assicura l’ex ministro Costa

L’unica salvezza dei Cinque Stelle sono le comunali

A livello nazionale è iniziata la drammatica resa dei conti tra Luigi Di Maio e Giuseppe Conte. Il Movimento è sempre più irrilevante. Per questo potrebbe decidere di rimettersi in moto iniziando dai livelli più bassi. Come le comunali. A Frosinone ci sono delle praterie a sinistra. Ma i 5 Stelle si sono frantumati

La nuova rivolta M5S parte dal Lazio

Nuova scissione nel Movimento 5 Stelle. Ancora una volta parte dal Lazio. La consigliera regionale Francesca De Vito anima il progetto ‘Parola agli attivisti’. Il 3 settembre la presentazione del simbolo e del progetto politico

L’eredità di Casaleggio che schiaccia i 5 Stelle di Conte

Il 12 aprile l’evento per ricordare il confondatore del Movimento. Ci saranno Beppe Grillo, Antonio Di Pietro e Alessandro Di Battista, parlerà Rocco Casalino. Ma soprattutto c’è attesa per le scelte di Davide Casaleggio. I pentastellati possono davvero fare a meno del profilo digitale e tecnologico della piattaforma Rousseau?

Roberta Lombardi prova a fermare la “slavina” M5S

Tocca proprio all’incendiaria dello streaming contro Bersani cercare di arginare lo scontento della base mentre i “duri e puri” lanciano l’opa sul Movimento. Neppure Beppe Grillo è riuscito a fermarli. Ma perché la Lombardi non ha mai fatto l’accordo formale con Zingaretti?

Da Casaleggio (Gianroberto) a Casalino: la metamorfosi M5S

Non ci sono più tracce dei “duri e puri” all’interno dei Cinque Stelle. Sono diventati tutti situazionisti. Beppe Grillo è sparito, Luigi Di Maio arretrato, Alessandro Di Battista mai pervenuto davvero. Oggi a dare le carte sono Roberto Fico e Vito Crimi. Ma se Giuseppe Conte ottiene il terzo mandato diventerà lui l’intoccabile. E il simbolo di questa fase è il portavoce del premier.

La notte della politica: oltre la fuffa il nulla

Fuffa e poco altro. Un governo così debole può affrontare gli impegni che ha di fronte? L’Italia è tra le 4 realtà peggiori al mondo nel rapporto contagi / decessi. Non sta andando tutto bene. Non arrivano segnali concreti

Il pressing di Zingaretti che ha messo all’angolo Conte

Per l’intera giornata di ieri il segretario nazionale del Pd e presidente della Regione Lazio ha tenuto altissima la pressione sul Governo per il decreto sul Natale. Ma adesso l’offensiva continua per Recovery Fund e Mes. Al Nazareno non ne possono più del due Giuseppe Conte-Rocco Casalino.

Mes o non Mes il Pd di Nicola Zingaretti stavolta è al bivio

Nel Partito Democratico c’è la consapevolezza che l’esperimento è fallito, che mai potrà esserci una vera alleanza con i Cinque Stelle. E tanti ministri non ne possono più della subalternità a Conte e Di Maio. In questo quadro il segretario non può rischiare il logoramento.

Il nodo di Roberta Lombardi agli Stati Generali del M5S

Definito il quadro dei 305 rappresentanti che parteciperanno all’appuntamento on line del 14 e 15 dicembre. Il capogruppo pentastellato alla Regione Lazio non ha mai dato seguito alle aperture fatte ai Dem. Forse perché le è stato promesso un ruolo nazionale? Tutti i temi all’ordine del giorno

L’insostenibile impalpabilità dei Cinque Stelle in Ciociaria

Alle porte ci sono nuove elezioni comunali e poi le provinciali. I pentastellati ancora una volta si presentano a questi appuntamenti senza alcuna possibilità di competere. Il radicamento nel territorio è inesistente e negli enti intermedi sono fuori gioco. Ma Frusone, Fontana, Segneri e Marcelli non se ne curano. Contenti loro…

La lunga marcia di Nicola: «Governatore fino al 2023»

Non si muove. Nicola Zingaretti resta in Regione Lazio fino al 2023. Esattamente come aveva detto domenica da Fazio. Allora il messaggio è chiaro. Dove vuole arrivare. Pd primo Partito (la Lega è ad un soffio). Proporzionale e sbarramento al 5% per il bipolarismo. «Con i nostri voti abbiamo fatto una trasfusione di sangue al governo»

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